C’è chi ha preso 8 volte la stessa sanzione
Cresce la protesta dei cittadini multati dal T-Red di via Rivarolo a Mappano, in direzione Torino. Dopo un mese e mezzo dall’esplosione del caso, un numero considerevole di automobilisti si è unito per fare fronte comune e affrontare le multe massicce ricevute per l’utilizzo scorretto della corsia destinata alla svolta a sinistra per raggiungere Torino.
Da qualche mese, infatti, il semaforo (che è lì presente da molti anni) ha iniziato a multare anche chi prosegue diritto utilizzando la corsia sbagliata (quella per la svolta obbligatoria a sinistra).
Molti automobilisti, in pratica, si fermano sotto il semaforo che impone la svolta a sinistra e quando viene verde la luce per andare dritto proseguono diritto. Agendo in questo modo, però, vengono trattati come se attraversassero l’incrocio con il rosso (anche se di fatto non lo fanno) perché nella corsia della svolta il semaforo è ancora rosso. Quindi per loro scattano 160 euro di multa e 6 punti in meno sulla patente.
Da quando il sistema è stato aggiornato dalla nuova società di gestione, Project Automa, ci sono stati casi in cui alcuni automobilisti hanno commesso l’errore ripetutamente, ricevendo fino a sette od otto multe prima di rendersi conto dell’infrazione.
Per difendersi da queste sanzioni ritenute eccessive, molti cittadini hanno incaricato avvocati di fare ricorso. Uno di questi è l’avvocato Federico Depetris, che rappresenta ben 16 automobilisti. I ricorsi sono stati presentati al Prefetto, mentre altri hanno optato per rivolgersi al Giudice di Pace di Ivrea. Tuttavia, l’esito di questi ricorsi non sarà noto prima di dicembre o, più probabilmente, del nuovo anno.
Le principali rimostranze dei cittadini riguardano la mancanza di informazioni da parte degli organi comunali riguardo a questa nuova norma e la richiesta di una sanzione più leggera. L’utilizzo della corsia sbagliata e il non rispetto della segnaletica orizzontale, infatti, prevedono una multa di soli 50 euro e una decurtazione di 2 punti sulla patente. Qui invece si punisce l’automobilista come se avesse attraversato l’incrocio con il rosso.
La questione rimane ancora aperta e sarà interessante vedere come si svilupperà il dibattito nei prossimi mesi, con l’esito dei ricorsi attesi per dicembre o l’inizio del nuovo anno.
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